Torino, 12 dic. – (Adnkronos) – Un fenomeno sempre più diffuso, che rappresenta una risorsa finanziaria per la criminalità, mette a rischio la salute pubblica e l’economia e che vede una “generale inadeguatezza dei deterrenti legislativi”. E’ il fenomeno della contraffazione sul cui legame con il crimine organizzato è stato stilato, dagli esperti dell’Onu, un rapporto che sarà presentato a Torino il 14 dicembre con gli interventi, fra gli altri, di Sandro Calvani, direttore dell’Unicri, l’Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia sulle rive del Po, e di Giovanni Kessler, dell’Alto Commissariato per la lotta alla contraffazione.
Dal rapporto, finanziato dalla Fondazione Crt, emerge che tecnologie sempre piu’ sofisticate consentono una riproduzione relativamente semplice di ogni tipo di prodotto, che le organizzazioni criminali, attratte dalla grande redditivita’ e dal basso rischio, ne controllano la produzione e il commercio e che il loro diretto coinvolgimento in attivita’ di contraffazione e le sinergie esistenti fra gruppi criminali che operano in diversi Paesi, hanno migliorato le fasi di produzione e distribuzione di questi prodotti.
Inoltre nel documento, che fornisce indicazioni sulla dimensione del problema, sono contenute una seri di proposte per migliorare la risposta globale a un fenomeno cosi’ complesso. All’incontro prenderanno parte Fausto Zuccarelli, sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia, Ignazio Gibilaro, capo del Servizio Centrale Investigativo sulla Criminalita’ organizzata della Guardia di Finanza, Giuseppe Peleggi, capo dell’Ufficio Centrale Antifrode dell’Agenzia Italiana delle Dogane, Philippe Lacoste, vicepresidente dell’Unione degli Industriali francese per la lotta alla contraffazione e John Anderson, presidente del Gruppo Mondiale Anti Contraffazione.
(Rre-Ato/Pn/Adnkronos)
Metropolis, 12 Dec 2007